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venerdì 14 settembre 2018

La Lophophora Williamsii (Peyote)

La Lophophora Williamsii è una pianta precedentemente descritta nei post Coltivazione del Peyote e Il Peyote, il San Pedro, la Torcia Peruviana e le loro Magiche Proprietà.

La Lophophora Williamsii, anche detta Peyote è una pianta nativa del territorio che comprende il sud degli USA ed il Messico. La pianta, molto famosa per via della mescalina, è piccola e tonda, di forma globosa, mentre il colore si aggira tra il verde scuro ed il grigio.
Questo cactus non presenta vere e proprie spine, anzi, dalle areole si sviluppano dei peletti lanosi color panna. Dal centro del  Peyote si sviluppano i fiori, grandi e di color rosa chiaro, più raramente sono bianchi. Dalla base della Lophophora Williamsii c'è la possibilità che si sviluppino dei polloni, piccole piantine dalle quali è possibile ottenere nuove piante.
La coltivazione della Lophophora Williamsii non è complicata, è bene tenerla in un luogo molto luminoso, evitando però la luce diretta del sole nelle ore più calde della giornata. È bene perciò lasciarla a mezz'ombra tutto il giorno lasciandola alla luce diretta del sole solo e soltanto nelle ore più fredde della giornata.
Il Peyote è una succulenta che ha una crescita veramente lenta, quindi necessita di poca acqua, può essere annaffiata una volta ogni 15 giorni. Nel caso in cui presenti delle grinze potete annaffiare leggermente di più poiché ha ricevuto troppa poca acqua, ma non esagerate, tanta acqua in poco tempo provoca marciume.
Il Peyote adora restare all'asciutto; oltre alla poca acqua è necessario anche un terreno molto drenante, quello utilizzato in generale per tutte le Cactacee. Se acquistate la terra già pronta nei vivai vi consiglio di aggiungere della sabbia di fiume, dato che spesso questa terra non è drenante quanto dovrebbe.
Bisogna tenete presente che da ottobre fino a marzo la pianta non deve ricevere acqua. Infatti in questo periodo entra in riposo vegetativo, perciò non necessita di alimentarsi e rischia di marcire. In primavera è possibile che la terra sia dura e rigida dato che durante l'inverno si è seccata. Potete immergere il vaso in una bacinella con qualche centimetro di acqua; in questo modo, grazie alla capillarità, l'acqua dai buchi del vaso bagnerà tutta la terra e la ammorbidirà.

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